Einstein, il gatto e il computer quantistico

Giovedì 11 Marzo 2021 ore 21.15

A cura di Dario Kubler (Presidente di ASIMOF)

Lo scienziato Richard Feynman, Nobel per la fisica nel 1965, predisse che per realizzare una simulazione esatta della natura serviva una nuova idea di computer, non più basato sui processori binari classici, realizzati con il silicio, bensì attraverso l’informatica e il calcolo quantistico, perché nella sua essenza la Natura è quantistica. La conferenza ha l’intento di spiegare al pubblico come l’informatica quantistica sia diversa da quella classica. L’informatica classica la si trova negli smartphone, nei personal computer e persino nelle automobili con guida autonoma; l’informatica quantistica, un giorno molto prossimo, ci aiuterà a risolvere problemi che oggi, con i metodi attuali, sono insoluti. Per spiegare quali sono i fondamenti su cui si basano i computer quantistici si prenderà spunto dalla critica di Albert Einstein nei confronti dell’incompletezza della meccanica quantistica, passando attraverso il famosissimo esperimento del gatto di Schrödinger, per evidenziare l’incredibile stranezza della visione quantistica. La conferenza vuole stimolare l’approfondimento della scienza ed in particolare della codifica e delle applicazioni dell’informatica quantistica che determinerà il nostro futuro prossimo venturo.

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